Autovelox

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[IDL] Wrait
view post Posted on 26/8/2009, 21:34




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Una sentenza dichiara illegali le apparecchiature che vengono occultate
per 'incastrare' gli automobisti, ricordando che possono essere sequestrati
Cassazione: "Gli autovelox siano segnalati e ben visibili"
Soddisfazione di Adusbef e Federconsumatori: "Finalmente la Suprema Corte
ha messo una pietra tombale sugli abusi dei Comuni per fare cassa"

ROMA - Le postazioni di controllo della velocità attraverso autovelox devono essere "segnalate e ben visibili". Lo stabilisce una sentenza della Corte di Cassazione, che dichiara che devono pertanto considerarsi illegali gli autovelox utilizzati in maniera scorretta, "solo al fine di rispondere alle esigenze di cassa dei comuni e delle società private che hanno in appalto il servizio di rilevamento della velocità".

Secondo la Cassazione, gli apparecchi devono invece essere segnalati agli automobilisti almeno 400 metri prima dal punto della loro collocazione. Altrimenti gli stessi autovelox possono venire sequestrati dall'autorità giudiziaria e i titolari della società di rilevamento rischiano l'incriminazione per truffa.

E pertanto la Suprema Corte, con la sentenza 11131, ha confermato il sequestro di alcuni veicoli e autovelox della società 'Speed Control' attiva nei comuni calabresi di Fiumefreddo Bruzio, Belmonte Calabro e Longobardi (Cosenza), che non erano segnalati con chiarezza e in anticipo.

Secondo i giudici di Piazza Cavour è corretta la tesi accusatoria della Procura di Cosenza, in base alla quale l'attività di rilevamento così svolta "era intenzionalmente preordinata a trarre in inganno gli automobilisti, in contrasto con lo spirito della normativa in materia diretta a reprimere incidenti più che a reprimere".

Il titolare della 'Speed control' - Francesco L., che riceveva un compenso per ogni multa riscossa - occultava gli apparecchi a bordo di macchine di sua proprietà e, a tradimento, 'incastrava' gli automobilisti.

Soddisfatte le associazioni dei consumatori: "La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n.11131, ha messo una pietra tombale sui reiterati abusi dei comuni, che hanno disinvoltamente utilizzato gli autovelox negli ultimi cinque-sei anni, come strumenti di pronta cassa per ripianare i bilanci, e non come strumenti di prevenzione previsti dal Codice della Strada", affermano Elio Lannutti (Adusbef) e Rosario Trefiletti (Federconsumatori).
 
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[IDL] Wrait
view post Posted on 1/11/2011, 21:46




PESCARA. Hanno fatto la loro comparsa nelle ultime ore a Pescara gli autovelox-autobox.

Colonnine azzurre alte poco più di un metro e mezzo sono comparse ieri ai bordi di alcune strade ''sensibili'' della città. Sono i nuovi autovelox che la giunta Mascia ha installato per il controllo della velocità su strada.

Ne sono spuntati due nella corsia, lato mare, del lungomare sud. Il primo si trova subito dopo la rotatoria di via Pepe e l'altro poco dopo quella dello stabilimento "Le Canarie". Altri due autovelox sono stati installati in via Caravaggio e un altro in via della Bonifica dove fino a qualche settimana fa c'era un semplice rallentatore di velocità.

autoveloxlungomarepesca

Di sera sono ben visibili grazie ad un lampeggiante. Visibile anche un cartello che un centinaio di metri prima ne annuncia la presenza, come richiede la legge. Infatti in base alla normativa attuale la postazione deve essere segnalata con cartelli, fissi o mobili, posti ad una distanza massima di 4 km e ad una minima di 250 metri.

Sono fuori legge, e quindi portano all'annullamento dell'eventuale verbale, i cartelli non riflettenti, i "fogli volanti", i cartelli di piccole dimensioni non leggibili chiaramente ad una distanza di 80 metri. Quante ''vittime'' avranno fatto è ancora presto per dirlo.

Due si trovano sul lungomare nord (zona Naiadi e caserma della Forestale) e altri due in via Nazionale Adriatica nord (vicino al centro commerciale Il Delfino e l'altro sul lato mare qualche centinaio di metri più a nord).

I nuovi rilevatori vanno dunque ad aggiungersi a quelli comparsi già nelle scorse settimane, due nella corsia, lato mare, del lungomare sud (subito dopo la rotatoria di via Pepe e l'altro poco dopo quella dello stabilimento "Le Canarie") e altri due in via Caravaggio e in via della Bonifica. Tante le segnalazioni e le proteste arrivate anche in redazione soprattutto per l'autovelox nei pressi del Ponte del Mare dove il limite di velocità è addirittura di 30 chilometri orari. Più che un dissuasore di velocità, in quel punto, l'attrezzo diventa quasi pericoloso in quanto chi procede anche a 50 chilometri all'ora rischia di inchiodare di colpo per evitare la multa.

Per l'avvocato Luigi Di Alberti (Contribuenti Italiani), però, gli autovelox pescaresi non sarebbero legittimi: «come precisato anche dalla Cassazione ad aprile 2011», spiega il legale, «essi non possono essere utilizzati in centro abitato, a meno che non siano posizionati sulle strade urbane di scorrimento, cioè quelle carreggiate indipendenti separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, come l’Asse Attrezzato o la Circonvallazione». «E’ di tutta evidenza –spiega Donato Fioriti, presidente regionale di Contribuenti Italiani- che tutte le multe rilevate tramite postazioni fisse in strade che non presentano tali caratteristiche, sono da considerare annullabili e noi ci porremo a difesa e tutela dei cittadini pescaresi».

«L’impossibilità di contestare la multa “nei tempi e nei modi regolamentari” su tali strade-continua Di Alberti- è resa difficoltosa dalla velocità dei mezzi e dalla tipologia delle strade. In centro urbano è comunque possibile fare la contestazione perché la velocità è ridotta. Tanto più che in alcuni punti hanno imposto il limite di 30 Km/h». Vi è poi il problema della segnalazione preventiva «che deve essere posta ad almeno 400 mt senza che vi siano intersezioni», spiega ancora Fioriti. «Nel caso di Pescara, questa norma è impossibile da rispettare perché per tutte le postazioni installate non vi è la distanza minima libera senza intersezioni intermedie. L’amministrazione comunale ha compiuto una leggerezza, di cui risponderà».
 
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